Qualche giorno fa, su un aereo di linea italiano, l’assistente di volo annunciava, in inglese, che i premi li avremmo trovati elencati nel catalogo.
Toh! ho pensato – o avrei potuto pensare – mentre sui voli low-cost un bicchiere d’acqua tiepida te lo fanno pagare un occhio della testa, qui ti distribuiscono non solo pasti, spuntini e bevande, ma anche premi!!
Non l’ho pensato, ovviamente, anche perché la versione italiana del suddetto annuncio parlava non di premi ma di prezzi, ed infatti poco dopo giunse il solito carrellino carico di prodotti in vendita. Niente premi, quindi !
Ma da dove nasce l’equivoco? – Nasce da due parole molto simili, in inglese, che si distinguono per una sola consonante – una sibilante – sorda in una delle parole e sonora nell’altra:

[Crediti: etichetta prezzo di gdakaska, Pixabay; coppa di Toyinann, Kisspng]
price – pronunciata /’prais/ – con la sibilante sorda, come nella parola pasta, significa prezzo;
prize – pronunciata /’praiz/ – con la sibilante sonora, come nella parola casa, significa invece premio.
Un breve dialogo, per darvi un’idea:
A: This is an excellent book! The author was awarded the Nobel prize last year.
B: Interesting. How much does it cost?
A: You can find the price on the cover.
Ora ascoltate il podcast:
Fotografia mercato libri di waxorian; licenza – CC-BY-NC-ND.
Lavagna di stux.
A presto!
Simona